LO STRAPPO
Il sospetto è che il momento di rottura sia stato la gestione dell‘ammutinamento da parte di Ancelotti: De Laurentiis imputa al suo allenatore la scarsa leadership mostrata nello spogliatoio in quei minuti concitati. Sarebbe dovuto toccare a lui prendere la squadra e imporre il ritiro a Castel Volturno. Mettendo la sua gloria e la sua leggenda davanti a tutto. Non lo ha fatto. De Laurentiis non si aspettava tanto da questa stagione, al di là dei proclami di questa estate aveva messo in preventivo un campionato da «fine ciclo». Ma non così. Ed è per questo che ha a lungo tentennato sull’esonero di Ancelotti e che ancora fino a una settimana fa aveva dubbi se mandarlo via oppure no: meglio tirare a campare fino a questa estate e poi cambiare. Ma così non si può andare avanti e la gara con l’Udinese è stata il vero spartiacque. Ancelotti sapeva che era quello di sabato il test decisivo. E lo ha fallito. Domenica in tanti annunciavano le sue dimissioni, poi l’altolà nel pomeriggio. Oggi nessuno esclude una sua mossa a sorpresa. Che è quello che vorrebbe De Laurentiis. In ogni caso, domani arriverà la decisione delle società. E l’addio appare scontato.
Fonte: Il Mattino