Aurelio De Laurentiis ha già avuto colloqui con i tre ed oggi a Roma incontra un altro candidato.Si chiamano «marcature preventive» anche queste: e rientrano nelle dinamiche (imprevedibili) del calcio, che resta eguale a se stesso nei secoli dei secoli e lascia che persino un mito possa vacillare, quando il pallone assume rimbalzi inaspettati. E poi ci sono i “casting”, volete che De Laurentiis non li conosca?, per “studiare” meglio, da vicino e possibilmente anche dentro, chi siano gli eventuali candidati per una eredità che sarebbe dolorosa, traumatica e anche inevitabile se il declino dovesse apparire (quasi) irreversibile. Sulla panchina di Ancelotti c’è ancora qualche chiodo, però non si può negare l’evidenza, né l’esistenza misera attuale, quella d’una squadra che sembra si sia smarrita e che alla vigilia di una “partita doppia” – tra Udine e il Genk – deve provare a spazzare via questo senso di inquietudine che attanaglia De Laurentiis e che l’ha spinto ad incollarsi a un cellulare per telefonare a Massimiliano Allegri, a Luciano Spalletti e a Rino Gattuso. Poi, nell’ombra, sta persino per accadere altro, perché in via XXIV maggio per ora c’è fissato un appuntamento con un signore che si può chiamare «mister X»: e questa è la seconda fase, avendo ricevute più o meno risposte ed essendo anche padrone di un’idea. Fonte: CdS