Quello che mostra la squadra è anche una fragilità mentale

Squadra fragile mentalmente.
Un altro grosso problema è rappresentato dalla fragilità mentale del gruppo. Un limite della squadra azzurra riemerso nella partita contro il Bologna subito dopo la rete dell’1-1 messa a segno da Skov Olsen. Da quel momento è come se il Napoli mentalmente fosse uscito dalla partita, gli azzurri non ci hanno creduto più e sono entrati nuovamente in quel tunnel di negatività dal quale sembravano essere usciti dopo l’ottimo pareggio di Anfield in Champions League contro il Liverpool. E invece la squadra azzurra ci è ricascata evidenziando nuovamente il grosso limite che ha caratterizzato questo campionato finora molto deludente. Un gruppo fragile. Incapace di reagire di fronte alle difficoltà e agli eventi negativi che possono presentarsi nel corso di una partita. Come lo è stato ad esempio il primo gol messo a segno dal Bologna al San Paolo. Una mazzata tremenda dal punto di vista psicologico con la squadra di Ancelotti che è stata incapace di rialzarsi e poi ha subito nel finale il gol della sconfitta (la seconda al San Paolo dopo quella con il Cagliari) messo a segno da Sansone. Un limite anche caratteriale della formazione azzurra emerso nelle partite di campionato, a differenza di quelle di Champions League dove il Napoli ha fornito prestazioni convincenti ed ora è a un passo dalla qualificazione agli ottavi. Fonte: Il Mattino
fragileNapoli
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