Ancelotti è un uomo di calcio. Saggio ed esperto. Sa che il suo destino potrebbe essere aggrappato alle prossime due sfide, quelle con l’Udinese e con il Genk, nelle quali tutti sperano di vedere una reazione tangibile della squadra e nelle quali lui vuole verificare di avercela ancora una squadra. Che lo segue, lo ascolta, ne mette in atto i dettami.
La chiarezza farà bene a tutti. Altroché. E magari oggi, prima di cominciare il ritiro, l’occasione della festa di compleanno posticipata di Maksimovic, 28 anni compiuti lunedì, alla vigilia della partenza per Liverpool, potrà servire a distendere un tantino l’atmosfera: tutti invitati. Ancelotti compreso, ovviamente.