Il Napoli rovina la festa di tutti coloro che erano già pronti a recitare il de profundis, convinti che la squadra di Carlo Ancelotti uscisse malconcia da Anfield. Invece il tecnico di Reggiolo ha impartito una nuova lezione di tattica al collega teutonico, Jurgen Klopp. Ancelotti ha mandato in campo una squadra di mazzarriana memoria, con Maksimovic, accanto a Manolas e Koulibaly, per formare una difesa a cinque, insieme a Di Lorenzo e Mario Rui. Il sacrificato di turno è stato Callejón, ma tanto è bastato per limitare i potenziali pericoli di Salah e compagni. Ancelotti ha giocato per la pagnotta ed il gol di Mertens, magistralmente lanciato da Di Lorenzo in contropiede, ha messo le ali alla squadra azzurra. Il vantaggio ad Anfield ha restituito al Napoli un motore finalmente non più imballato. I reds hanno trovato il definitivo 1 a 1 solo a metà ripresa; un risultato sostanzialmente giusto che consente al Napoli di affrontare il Genk, nell’ultima giornata del girone, con la tranquillità di chi potrà permettersi di giocare per due risultati su tre. Dopo le recenti prove piuttosto opache, il Napoli ammirato in Inghilterra è sembrata tutta un’altra musica. Al di là del risultato e della prova positiva di tutta la squadra, Meret ha dimostrato di possedere qualità da veterano, a dispetto della giovanissima età. Sicuro tra i pali e nelle uscite, il giovanissimo portiere del Napoli costituisce uno dei pochi punti fermi per la costruzione del nuovo ciclo. Stesso discorso si può fare per Di Lorenzo, arrivato in azzurro in punta di piedi e meritandosi sin da subito anche gli onori della nazionale di Mancini. L’auspicio è che anche in campionato, la squadra di Ancelotti tornerà ai livelli di un tempo, mettendosi alle spalle l’ultimo tormentato periodo. Non mancheranno le emozioni, nel prossimo turno di campionato: Sinisa Mihajlovic, reduce dalla terribile malattia, dovrebbe essere presente ed il pubblico napoletano non aspetta altro che stringerlo con un abbraccio da brividi.
a cura di Riccardo Muni