Michele Pazienza, ex calciatore del Napoli è intervenuto in diretta a “Donne Nel Pallone”, trasmissione televisiva di Sonia Sodano.
“Il calcio europeo è un po’ diverso perché lo sono gli spazi. In Europa non trovi squadra chiuse, che cercano di speculare sugli avversari, quindi per il tipo di gioco che adopera Ancelotti diventa più semplice giocare. Ecco perché il Napoli riesce a ottenere risultati diversi rispetto a quelli che per ora sta ottenendo in campionato. Sono convinto, però, che Ancelotti riuscirà a trovare le contromisure per andare velocissimo anche in Serie A.”
“Lavezzi? Col Pocho ho sempre avuto un rapporto bellissimo e ancora oggi ci sentiamo con affetto, inviandoci messaggi. Quando abbiamo giocato insieme a Napoli era un vero leader nello spogliatoio. Col suo modo di fare e di essere riusciva a trascinare tutti i compagni. Un ragazzo eccezionale sia dentro lo spogliatoio che fuori. Al di là di quello che se ne dica per qualche serata, vi assicuro che era ed è una persona squisita.
“Napoli-Bologna? Sarà una gara bellissima da vedere tra due squadre che giocano con lo stesso sistema, ma interpretato in maniera diversa. E’ una partita insidiosa, per il Napoli, anche se meno delle altre. Il Bologna è una di quelle squadra che adotta un buon calcio e cerca di esprimere le proprie qualità. Non è una squadra che si rifugia nella propria metà campo, aspettando gli attacchi dell’avversario. E’ una squadra che cerca di imporre anche il proprio gioco, cercando di andare nella metà campo avversaria sia con delle ripartenze che con trame di gioco ben delineate.”
“Il ruolo del tuttocampista a centrocampo nel calcio moderno? Tutte le squadre devono avere un certo equilibrio e quindi si cercano dei giocatori che sanno fare sia la fase di attacco che quella di difesa. Io ero un centrocampista prettamente difensivo, ossia vecchio stampo. Ho smesso giovane, perché nel calcio di oggi avrei fatto molta più fatica. Quando si parla di tuttocampista a centrocampo oggi ci riferiamo a calciatori come Allan, Fabian e Zieliski che riescono a fare entrambe le fasi con estrema qualità e quantità.”
“Centrocampo del Napoli? Va raggiunto un equilibro in quel reparto perché è una zona nevralgica. Ancelotti nell’alternare anche gli esterni a volte posiziona Zieliski, altre Insigne, oppure in mezzo al campo ci mette Allan o qualcun altro, cerca in questo modo di andare a sopperire quei calciatori di qualità che ha sulla linea della trequarti.
“Il modulo perfetto per il Napoli? Nessuno meglio di Ancelotti può sapere come si deve giocare. L’unica cosa che vorrei commentare è la posizione di Insigne. Nel momento in cui lui non è convinto di poter ricoprire tutta la fascia giocando in un 442 va tenuto in considerazione. Se pensa più che debba rientrare a fare l’esterno alto in un 433 o in un 424 o in un 4231 giocando sotto punta, penso che l’allenatore per ottenere il massimo dai propri giocatori debba ascoltare le richieste andando a valutare il cambio del sistema di gioco.”