Ad Insigne trecentodieci mila euro, così, tutto d’un tratto, che volano via, nel rimpianto d’una notte folle, in cui non c’è stata neanche la necessità di andarsene al casinò per giocarsi le proprie fiches: è stato un azzardo in piena regola, e chi se lo scorda il momento in cui hanno cominciato a parlarne? E però adesso se ne avvertono gli effetti, perché le raccomandate stanno arrivando. Pure le poste hanno rispetto delle gerarchie e la prima è arrivata a casa del capitano, che in realtà si pensava fosse altrove, per esempio a Liverpool, l’unico posto in cui un leader e una bandiera avrebbe dovuto dominare l’ansia: invece ad Insigne è toccato allungare il braccio, piegare il gomito e avvertire una fitta dolorosa, perché anche i ricchi soffrono – umanamente – se in un colpo solo evaporano trecentodieci mila euro dalla prossima busta paga e solo quando ci sarà l’autorizzazione del Collegio di Disciplina. Fonte: CdS