Questa non è una serata normale, non c’è verso di catalogarla come tale, almeno senza voler correre il rischio d’essere dannatamente ipocrita, e però tra le pieghe d’un malessere che s’è diffuso come un virus, in una città che ha persino dimenticato cosa sia, calcisticamente, l’allegria, Ancelotti riesce a scorgere un orizzonte. «Intanto, stiamo meglio di un anno fa, perché torniamo qua sapendo che, dovesse andar male, avremmo sempre la gara con il Genk. E sennò, chi l’avrebbe detto?, potremmo anche passare con una giornata di anticipo. Però io chiedo altro ai ragazzi: li voglio sereni, lucidi, con personalità. Poi, vada come vada». Andrà come decideranno gli dei e l’estro, di un Napoli senza Insigne e magari con Fabian”. Fonte: CdS
Poi sul sito della società: “Insigne da capitano, sarebbe venuto a Liverpool ben volentieri pur di stare vicino alla squadra”