La gradualità c’è e si vede, perché per Insigne e Allan, il capitano e il protagonista dello scontro con De Laurentiis, c’è una richiesta di decurtazione del 50% sulla mensilità lorda di ottobre, che il Napoli non ha ancora riconosciuto e che ovviamente farà nei termini consentiti dalle leggi federali; per gli altri, tranne Malcuit, quella sera – ahilui – a letto, infortunato, a guardare quel ginocchio destro operato da un po’ – è stato ritenuto sufficiente presentare un conto pari al 25%. E la stima complessiva, di una iniziativa che non ha precedenti, ondeggia ben oltre i due milioni di euro, è quasi prossima ai due e mezzo: la differenza, in casi del genere ed in presenza di cifre così grosse, che sfuggono (quasi) all’umana comprensione, la fanno i decimali. Ma Insigne sarà costretto a lasciare poco meno di quattrocentomila euro e Koulibaly, che guadagna più di qualunque altro, con i suoi dodici milioni lordi annui, rinuncerà a 225.000 euro: e poi, scivolando in questo mondo dorato, a ognuno verrà presentata questa specie di “cartella esattoriale” che rappresenterà semplicemente l’ennesima tappa d’un caos gigantesco, destinato a durare. Fonte: CdS