In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Mimmo Malfitano, Gazzetta dello Sport: “Orgoglio e dignità? La squadra l’ha già persa da diverse settimane. Il Napoli dal punto di vista giuridico è una società il cui maggiore azionista è Aurelio De Laurentiis. Sul piano della passione, il Napoli è dei napoletani e basta. Perché questa precisazione? Perché qui pare che ciascuno stia badando ai propri interessi. Giocatori in campo svogliati, sono i protagonisti in negativo della vicenda e devono farsi un esame di coscienza e riconoscere di aver sbagliato. Non c’è bisogno di piazzate pubbliche, ma cercare di avere un chiarimento con la dirigenza, azzerare tutto e ripartire, fermo restando che pagheranno le multe. De Laurentiis su questo è intransigente, non ci sarà alcuna scusa che potrà far fare un passo indietro al presidente. Multe? De Laurentiis ha chiesto attraverso delle raccomandate di poter chiedere la multa con un massimo del 25% dello stipendio lordo mensile e ci sono ulteriori aggravanti, fino al 50%. Allan è l’unico giocatore a cui verrà chiesta la sanzione al 50%, De Laurentiis non gli ha perdonato quell’atto di rivolta – quasi violento nei confronti del figlio – nel dopo partita di Salisburgo. C’è rottura completa tra società e squadra, allenatore e società, allenatore e squadra. Sabato sera segnale negativo: Lozano segna, nessuno esulta. Come possono accettare questo i tifosi? La passione va rispettata. Cos’autorizza questi giovanotti a prendersi gioco della città, della gente, dei tifosi? Loro che guadagnano 3-400 mila euro al mese al netto. La smettessero e ritornassero a fare i professionisti. Liverpool? E’ un rullo compressore, se scende la stessa squadra di Milano, meglio starsene a casa”.