Ieri pomeriggio a San Siro il Napoli era chiamato ad una prova di carattere dopo le polemiche nel periodo delle nazionali e a tratti qualcosa si è visto. Il gruppo di Ancelotti ha giocato all’inizio con la paura di deludere la sua gente, tanto che non riusciva a superare il centrocampo del Milan, poi dopo il gol di Lozano si è preso il coraggio a due mani e provato a cambiare la gara. La rete di Bonaventura poteva essere un segnale negativo, ma si è cercato di sopravvivere nella palude di Milano e non solo a livello climatico. I partenopei avrebbero anche potuto vincere, ma è mancata quella sana cattiveria agonistica e il famoso killer-instict per espugnare San Siro. Il calendario dice che c’è Liverpool mercoledì in Champions, poi in campionato Bologna, Udinese, di mezzo il Genk e poi il Parma. Da questo fitta rete di impegni si avrà un quadro generale sullo spessore del gruppo azzurro e sul futuro di Ancelotti. Come diceva Pirandello il Napoli sarà Uno, nessuno o centomila?
A cura di Alessandro Sacco