C’è Milan-Napoli e questa è una notte nella quale gli scugnizzi sanno muoversi, per scansare l’ombra ed illuminare un palcoscenico che è fatto a misura di Insigne, secondo il Corriere dello Sport, un mago che il 4 ottobre del 2015 decise di fare di testa sua, ricamando un arcobaleno in quella traiettoria sconvolgente.
La Scala del calcio va attraversata raschiando il fondo del proprio patrimonio artistico e ce n’è talmente tanto da poter indurre allo stupore: ma se ne è andato un “bimestre” terribile, la tribuna a Genk, il confronto con Ancelotti e in presenza di Raiola, la sommossa con il Salisburgo e quegli assordanti e fastidiosi echi spenti da sua moglie, che dolcemente ha raccontato cosa sia la loro vita mentre Napoli ha scoperto così sia il caos. «Ma Napoli è una città meravigliosa, la nostra città». È il rifugio di Insigne, la coperta di Linus da stendersi intorno, per avvolgerci dentro ogni intuizione che quel destro dovrà poi rifinire in capolavoro contro la sua musa ispiratrice, si chiama Milan, e alla quale in serie A ne ha segnati sei.
La Redazione