L’ex tecnico del Milan e della Nazionale Italiana, Arrigo Sacchi, ha rilasciato alcune dichiarazioni aRai Radio: «Questa Nazionale mi fa divertire, c’è entusiasmo, bellezza e generosità, non ci si annoia. È un gruppo che mi fa quasi paura. Oggi siamo abituati a esaltare subito i ragazzi, e la maggior parte di loro poi ci crede ed è in quel momento che diventano egoisti. Devono continuare così ma prima di tutto devono capire che loro valgono per i valori morali che stanno esprimendo in campo».
E in tal senso il Mancio è stato maestro infallibile. Ha puntato sui giovani (dal debutto in panchina del maggio 2018 con l’Arabia Saudita sono 64 i giocatori convocati e 24 gli esordienti), e ne ha tirato fuori il meglio. È stato il primo a credere in Zaniolo quando il ragazzo era arrivato a Roma per giocare nella Primavera; ha avuto fiducia in Tonali facendolo crescere senza pressioni alle spalle di Verratti e Jorginho e si è fidato subito di Chiesa rivedendo in lui i guizzi del padre suo compagno nella Sampdoria.