L’affondo di Ancelotti è concreto, non strumentale sul tema del VAR e sull’episodio di Napoli-Atalanta e il contatto Llorente-Kjaer. Ecco quanto riportato dal CdS. «Il regolamento è abbastanza chiaro, l’interpretazione può essere difforme: l’arbitro può dare un’interpretazione, noi, che tante volte siamo di parte, possiamo dare un’altra interpretazione. Il problema principale (e qui alza la voce, sopracciglio compreso, ndr) è chi arbitra le partite, questo che vogliamo sapere. Perché a volte l’impressione è che a volte le partite o determinati episodi li decide il VAR. Lo abbiamo sentito in alcuni commenti, “per me era rigore”. No, è l’arbitro che deve decidere le partire. Io so per certo, tanto per fare dei nomi, che Rocchi arbitra la partita, che Orsato arbitra la partita. Altri arbitri, con meno esperienza, sono più condizionati dal VAR. Magari capita che un VAR con più esperienza decida lui la partita, come arbitrarla, e questo è sbagliato. Così gli arbitri non crescono. Voglio essere sicuro al 100 per cento che è l’arbitro sul campo che decide, il VAR deve essere uno strumento di supporto della decisione dell’arbitro».
La Redazione