Le pagelle Italia-Armenia – Bene Di Lorenzo, si confermano Tonali e Barella

Ottimo il debutto in azzurro anche per Orsolini

Le valutazioni del Corriere dello Sport sulla goleada dell’Italia di Roberto Mancini contro l’Armenia nel 9-1 di Palermo. Nella prima frazione la doppietta di Immobile e le reti di Barella e Zaniolo. Nel secondo tempo ancora in gol il calciatore della Roma, poi Romagnoli, Jorginho su rigore, Orsolini e Chiesa, per gli ospiti Babayan che batte al debutto Meret. Secondo le pagelle del Corriere dello Sport ottimo il debutto di Orsolini, mentre continua il momento sì in attacco per Immobile. 

Sirigu 6,5Non ci sarà duello con Donnarumma perché Mancini ha già deciso che la maglia da titolare all’Europeo toccherà al milanista, ma il granata fa di tutto per mettere in difficoltà il ct. Anche stavolta, dopo 5’, piazza una bella parata.

Meret (32’ st) sv  -Esordiente numero 24 della gestione-Mancini, ma è un debutto sfortunato: dopo 3’ incassa il gol da Babyan all’incrocio dei pali. Non può farci niente.

Di Lorenzo 6,5  -Quando c’è Emerson Palmieri, l’Italia attacca a sinistra, quando c’è lui l’Italia cambia fascia e spinge a destra. E’ sempre nel vivo dell’azione.

Bonucci 6  -Se dietro è troppo leggero, anzi, proprio superficiale (due errori brutti portano l’Armenia vicino al gol), quando imposta è da applausi. Un suo lancio al millimetro manda a segno Barella. E’ una delle chiavi tattiche di questa partita: si allarga molto sulla destra per trovare lo spazio per i lanci.

Izzo (24’ st) 6  -Venti minuti di solo controllo.

Romagnoli 6,5  -Non sembra la partita adatta per recuperare terreno su Acerbi, visto che l’Armenia davanti si vede poco e solo per un paio di errori di Bonucci. Allora il milanista va avanti e, su azione da calcio d’angolo, segna il gol del 6-0.

Biraghi 6  -Come si chiamavano un tempo, è un terzino di spinta che invece, in questa partita, sta un pochino più bloccato per difendere a tre, vista la presenza di Di Lorenzo sull’altro versante.


Tonali 6,5  -Ha già convinto Mancini che lo conferma nello stesso centrocampo visto in Bosnia. Gioca con la stessa autorevolezza, la stessa personalità, forse con un pizzico in meno di tecnica.  


Jorginho 8  -Se c’è un azzurro da marcare, meglio se con le catene, è proprio lui. Invece l’Armenia gli concede una libertà assurda e la paga tutta. Il regista del Chelsea fa una partita di assoluta qualità, ogni lancio, ogni verticalizzazione, ogni assist apre in due la difesa avversaria e mette un azzurro davanti alla porta. Pirleggia… Potrebbe chiudere con il rigore dell’8-1, invece la macchia appena appena con l’errore sul gol armeno.

Barella 7  -Segna un gol stupendo con un tocco esterno di destro. E’ la perla in 45’ giocati a ottimi livelli, con intensità, ritmo e aggressività.

Orsolini (1’ st) 7,5  -Debutta e gioca il suo calcio elettrico. Tre spunti: provoca il rigore, segna e fa segnare Chiesa. Meglio di così…

Zaniolo 8  -Doppietta, con gol bellissimi, alla seconda da titolare in Nazionale. Un tempo da esterno (come posizione di partenza, perché poi interpreta più di un ruolo), un altro da interno nel posto di Barella. I primi 45’ sono da applausi per convinzione, applicazione e tecnica, gli altri 45’ sono dello stesso livello.

 

 Immobile 8  -Per Mancini è un problema, ma se i due centravanti continuano così è davvero un bel problema. Belotti un gol e due assist in Bosnia, Ciro due gol, un assist e un palo esterno contro l’Armenia. Il laziale non attacca solo in profondità, non aspetta solo il lancio, ma rientra anche per palleggiare con i centrocampisti, come si vede in occasione dell’assist per Zaniolo e del…pre-assist per la doppietta del romanista. A proposito, i due non hanno mai giocato insieme eppure la loro intesa è immediata. Con questa doppietta arriva a 10 gol azzurri e, almeno come numeri, supera il suo amico Belotti. Chiude con la fascia di capitano.

Chiesa 7,5  -Finalmente! Sembrava destino: due pali, due assist e niente gol. Invece eccolo, di testa, il 9-1, su cross di Orsolini. Si merita questa rete perché la vuole, perché si mette a servizio della squadra, perché dà tutto. Segna la prima rete azzurra quando, alla 17a presenza in Nazionale, raggiunge suo padre Enrico.

Mancini (ct) 9  -Un primato dietro l’altro con un’altra fantastica partita. Il 2019 è suo.

 

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