I voti de Il Mattino – Il (9-1) dell’ Italia contro l’Armenia, primato assoluto dunque migliorato

Meret, finalmente l'esordio: ma prende la rete della bandiera

È il momento dell‘Italia. Straripante e insaziabile. E di Mancini. Che chiude il suo straordinario 2019 con l’ennesimo record e l’ultima abbuffata: en plein nell’anno solare, con 10 vittorie successi in 10 partite delle qualificazioni europee, raccolto mai visto nella storia azzurra. L’11° successo consecutivo è anche il più largo: 9-1 contro l’Armenia, primato assoluto dunque migliorato, a certificare la bontà nel nuovo corso. L’impronta del ct è d’autore. La Nazionale, giovane e allegra, entusiasma il pubblico allo stadio e coinvolge chi sta a casa davanti alla tv.

SIRIGU6,5
Copre bene il suo palo un sinistro di Babayan, e si era ancora sullo 0-0. Quindi, quasi (per poco non prende gol su pallonetto dopo uno svarione di Bonucci) il meritato relax davanti al suo ex pubblico. 
DI LORENZO 6,5
Intraprendente, efficace, ha pure l’occasione per segnare. Una buona alternativa là a destra. Alternativa? Mancini guarda e controlla. 
BONUCCI 6Ottimo assist per gli avversari, che per poco non sorprendono Sirigu; poi sbaglia pure in un’altra occasione e gli armeni sono di nuovo pericolosi. Sembra una serataccia, ma poi si fa perdonare: splendida la palla in verticale con cui spedisce Barella solo davanti alla porta. 
ROMAGNOLI 6,5
Sta molto alto, partecipante attivo alla manovra offensiva. Non va in difficoltà. Una buona occasione per fare una bella figura: il gol del 6-0, un lusso che fa volume. 
BIRAGHI 6Fa praticamente l’ala. Serata divertente pure per lui. Senza troppi squilli.
TONALI6,5
Tosto, agisce con personalità. Non sbaglia quasi niente. Lui, piccolo regista e faticatore al servizio di Jorginho. A suo agio. Sembra un vecchio, ma è solo un under 21. La sensazione forte è che all’Europeo lui ci sarà. 
JORGINHO 7Una notte vissuta sul letto di piuma. Mancini lo considera insostituibile e un motivo c’è: perché muove il sole e le altre stelle. Un passaggio sbagliato nel finale, perdonato. Il solito rigore con saltino. 
BARELLA7,5
Sta pian piano diventando un leader della Nazionale, lo si nota dalla sicurezza con la quale tenta la giocata e dalla capacità di trasportare magicamente nel vivo ogni pallone. 
ZANIOLO 8Un gol su assist di Immobile, poi un assist per Immobile. Scambiando l’ordine dei fattori… Che grande partita, Nicolò, che termina addirittura con la doppietta: tiro dal limite dell’area su scarico di Jorginho, il secondo gol.
IMMOBILE8Il gol (di testa) e l’assist da trequartista per Zaniolo, tutto in pochi minuti. Poi, l’abbraccio all’amico Belotti, segno che in questa Nazionale, Mancini, è riuscito ad annullare pure le (più o meno sane) rivalità. Ah, ne segna anche un altro, il decimo in azzurro. E’ il cannoniere della spedizione. 
CHIESA7,5
Da sinistra a destra, il piedino funziona, vedi assist di velluto per Immobile. Funziona meno quando deve gonfiare la rete, ma i tanti tentativi finiscono sui legni, due. Verso il tramonto della partita,m arriva un altro assist per il gol di Orsolini, che ricambia poco dopo su Federico.
ORSOLINI 7Entra subito, e bene, in partita, ha un bel sinistro per far male, ha coraggio e tenta sempre l’uno contro uno. Nel finale si procura un rigore e segna, di testa, l’ottavo gol azzurro. Fa felice Chiesa, che segna – su un suo assist – quando ormai non se lo aspettava più. 
IZZO 6Partecipa alla goleada, con discrezione. 
MERET NGIl gol che prende è ininfluente. Ma che fastidio. 
MANCINI 9È ritornato il gusto di guardare la Nazionale. E questo al di là della goleada contro la povera Armnenia. L’Italia è fresca, bella e di grande prospettiva.
Alessandro Angeloni

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