Chissà se la sosta aiuterà il Napoli a resettare e ripartire. La speranza è questa in città e tra qualche giorno vedremo se sarà così o meno. Intanto, di questa squadra e della situazione che sta vivendo, se ne parla. Lo fa anche un ex centrocampista azzurro, a Napoli dal 1986 e il 1992. l’epoca delle vittorie. Nando De Napoli, anche Rambo per gli amici, e lo fa ai microfoni de Il Roma:
Come può il Napoli venire fuori da questo momento no? «Avendo conosciuto Ancelotti a Reggio Emilia, ho fiducia in lui. Per me può risolvere i problemi, punto su di lui in primis. I calciatori sono bravi, però Ancelotti saprà fare e dire il meglio per lo spogliatoio».
Dopo la sosta c’è il Milan a San Siro. Può essere uno stimolo giocare contro una squadra che ha voglia di rilanciarsi? «Anche il Milan non vive un momento ideale. Il Napoli incontrerà una squadra che vuole vincere a tutti i costi e sarà una bella partita sicuramente. Però spero che il Napoli si scrollerà di dosso questi problemi ben presto perché i tifosi sono arrabbiati».
Il momento dei tifosi…. «Penso che passerà presto. Anche io quando giocavo nel Napoli ho attraversato dei periodi un po’ brutti. Penso che ora serva la forza dei tifosi per uscirne stando vicini alla squadra. Poi sappiamo i tifosi napoletani come sono, ora sono arrabbiati ma poi seguono la squadra dappertutto».
Insigne trova ancora il gol in Nazionale. Quale è il suo freno a Napoli? «Deve capire che è napoletano e gioca a Napoli. Ai miei tempi c’erano calciatori tipo Ferrara e non c’era niente da fare: devono dare di più. Il tifoso pretende sempre più e Insigne non deve soffrire questa cosa. La realtà è questa. Dico a Insigne di capire ciò e di stare tranquillo perché è un grande giocatore. Mi auguro possa trascinare il Napoli per tanti anni».
Se non dovessero ancora arrivare i risultati bisognerebbe continuare con Ancelotti? «Ripeto che in lui ho fiducia, ha vinto ovunque, tra Germania, Francia, Italia, Inghilterra. Però se non dà quello che deve è giusto cambiare. Ma credo che in quel caso lo capirà stesso lui, perché è una persona molto intelligente».
Chi al suo posto nel caso? «Ne serve uno bello tosto, come avevamo noi Ottavio Bianchi. Uno serio consapevole che l’ambiente di Napoli è parecchio caldo. Ci vuole uno del genere, come lo è Ancelotti d’altronde».
Che Napoli bisogna aspettarsi da qui al termine della stagione? «Un Napoli forte, che deve capire che non è quello attuale. Bisogna reagire tutti, dai tifosi ai giocatori alla società. De Laurentiis non lo conosco ma ha dato tanto riportando il Napoli dalla C alla Serie A, fino in Champions. Ci tengo però a sottolineare che la squadra non è solo sua, ma di tutta la città. Deve capirlo».