Dino Zoff: «Donnarumma è forte se la giocherà con Meret. Sempre noi i migliori» 

Zoff: «Mi piace come è cresciuto in poco tempo Gollini. All’Europeo servirà l’esperienza di Sirigu»
Chi se non Dino Zoff può parlare di una nuova e grande generazione di portiere. Eccolo ai microfoni del CdS:

Abbiamo solo quel titolo europeo in bacheca. Non sarebbe ora di vincerne un altro?
«Potevano essere due, o magari tre. Quello dell’80’ arrivava dopo il calcioscomesse e quel clima ci ha condizionato, poi nel 2000 ero CT e l’abbiamo perso al golden gol, in finale contro la Francia. Peccato».

 

L’Italia di Mancini può farcela?

«Sì. Siamo forti e giochiamo bene. Si vede che il lavoro è stato impostato sulla qualità. Questa squadra mi piace, il ct è bravo, i numeri sono importanti e le vittorie non mancano (10 di fila ndr). C’è fiducia nell’ambiente».

 

È d’accordo con la scelta di far giocare Donnarumma titolare?

«Gigio è forte, molto forte. E secondo me può ancora migliorare. Si giocherà il posto con Meret fino alla fine. Al momento Mancini ha scelto il milanista ed è giusto così».

 

Recentemente ha detto di Meret “è più bravo di quando avevo 22 anni io”…

«Le qualità per far bene le ha. Gli auguro di fare la mia stessa carriera, come lo auguro a Donnarumma e a Gollini, un altro con la stoffa dei grandi».

Cosa le piace dell’atalantino?

«Il fatto che sia cresciuto tantissimo in poco tempo. Si vede che la Champions lo sta aiutando. Contro la Bosnia ha esordito in Nazionale, se l’è meritato».

 

E pensare che dopo l’addio di Buffon si guardava al futuro con preoccupazione…

«Invece i nostri portieri sono tutti giovani e bravi. In più c’è Sirigu che completa il pacchetto. All’Europeo la sua esperienza potrà essere determinante per dare tranquillità al titolare. La nostra scuola è ancora la migliore. Vorrei però dire una cosa: non mettiamo pressione a questi ragazzi e non chiedetemi chi mi somiglia di più. Non sarebbe giusto».

Com’è cambiato il ruolo del portiere negli ultimi anni?

«Oggi devi essere bravo coi piedi. Così dicono…».

 

Non è d’accordo?

«Secondo me un buon portiere deve prima di tutto parare. Serviamo a quello, no? Molti sono bravi coi piedi, ma senza le mani. È vero che con le linee di difesa sempre più alte devi essere pronto a uscire dall’area di rigore e giocare il pallone con continuità. Però quando sento dire “vedi quanto è bravo coi piedi quello lì?” mi trovo in disaccordo. Non si giudica così un portiere».

 

Stanno snaturando questo ruolo?

«No, ma dovrebbero lavorare di più sulle mani che sono la materia prima della professione».

 

Capitolo campionato. La Juve è ancora insuperabile?

«Siamo all’inizio, ci vuole tempo per capirlo. Se valutiamo la rosa, e non solo gli undici, la Juve è di gran lunga la favorita. L’Inter di Conte sta facendo bene, non so se basterà».

 

Per i bianconeri può essere l’anno giusto per la Champions?

«Di passi in avanti ne hanno compiuti tanti ultimamente. Credo che possano avere ottime chance in questa stagione. La concorrenza si è ridotta tra le squadre di vertice: le spagnole hanno problemi, le tedesche anche. Rimangono forse le inglesi o il Psg, ma la Juve è al loro stesso livello» .

Favorite per il quarto posto?

«Inter e Napoli le vedo più avanti, almeno seconda e terza. Per le altre sarà una bella lotta. La Lazio forse mi sembra più pronta, ha un bel potenziale e lo sta esprimendo. Ci sarà da divertirsi»

 

 

 

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