Alessandro Barbano, vicedirettore del Corriere dello Sport, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo, a Punto Nuovo Sport Show. “Il silenzio stampa in questa parte del campionato in cui non giocano i club evita la diffusione di comunicazioni divergenti o errate che possano far arrivare messaggi sbagliati ai calciatori, il clima è già teso quindi è una decisione comprensibile.
Quando il Napoli tornerà in campo mi auspico che rompano il silenzio, in queste due settimane a la situazione deve rimanere com’è, personalmente credo che la ritorsione della società nei confronti dei giocatori sia stata un errore clamoroso, le cose sono andate troppo oltre.
Il calcio è fatto di sottili equilibri, di serenità e rispetto, bisogna voltare pagina e andare avanti, ma ciò va in contrasto con la politica di De Laurentiis, che fa fatica ad ammettere quando sbaglia.
La società è chiamata ad un assunzione di responsabilità che possa far si di restaurare una comunicazione tra giocatori e dirigenza, si deve assolutamente evitare la sanzione ai giocatori, se così non sarà, Aurelio ne subirà le conseguenze.
Penso che abbia delle istintività molto forti ma che allo stesso tempo sia molto intelligente, a mente fredda sono fiducioso che possa cambiare atteggiamento.
Sono un estimatore di Insigne, credo che sia un gran giocatore ma fisicamente limitato, quando si trova fuori posizione o quando saltano gli schemi prevale l’agonismo, e lui non ha di certo la fisicità di Lukaku, ma in una partita in cui si gioca in maniera ordinata da il meglio.
Il Napoli non è riuscito a trovare una buona alternativa al 4-3-3 di Sarri, questo è stato molto negativo per Insigne, è uno che i gol li fa e che da palle gol ai compagni, non è un caso che Mancini lo consideri un punto fermo della nazionale, ieri ha dimostrato che in momenti difficili sa anche osare”.