In 20 anni con la maglia del Milan ne ha viste di tutti i colori. Alessandro Costacurta è stato compagno di Ancelotti, eccolo ai microfoni de Il Mattino
La classifica del Napoli non sorride affatto…
«Certo, ci sono 13 punti dalla prima, ma non ne farei un caso, sono cose che succedono. Anche perché la terza è a 5 punti: non è una situazione disperata».
Si aspetta un cambio di modulo da parte di Ancelotti?
«Carlo è un allenatore molto duttile. Ha un database incredibile e ha cambiato un sacco di moduli, ma, come dice giustamente lui, si devono adeguare i giocatori. Ha impostato il sistema di gioco in base ai calciatori. Il problema non è il sistema di gioco, ma certi giocatori che devono migliorare l’intesa tra loro».
Tipo?
«I primi che mi vengono in mente sono Manolas e Koulibaly».
Ecco, lei è stato difensore: come si spiega questo inizio a rilento da parte loro?
«Sono tra i due migliori al mondo ma si muovono l’uno al contrario dell’altro».
Ovvero?
«Sono fortissimi, ma devono far crescere la loro intesa. Ecco, per loro il ritiro sarebbe stato utilissimo».
Ha un consiglio per loro?
«A Manolas, Koulibaly, ma anche Luperto e Maksimovici direi di ritrovarsi, parlarsi e lavorare il più possibile insieme per affinare l’intesa».
Secondo lei cosa hanno che non va?
«Da un punto di vista tecnico sia Kostas che Kalidou sono abituati ad essere aggressivi. Prendo il mio caso: sono arrivato a giocare fino a 41 anni perché mi sono sempre saputo gestire e tendevo a ragionare. Ho giocato sempre avendo accanto un centrale aggressivo che si combinava bene con me». Fonte: Il Mattino