Il sindaco, Luigi de Magistris, rilancia sul Corriere dello Sport sui furti e le rapne che hanno coinvolto anche i giocatori del Napoli: «Qui ci sono gli stessi problemi di tutte le città del mondo. Anzi, direi che statisticamente rileviamo meno reati rispetto a tante altre città e molti successi della polizia. Napoli non è un luogo infernale, altrimenti non si spiegherebbero la crescita di turismo e cultura». A proposito di cultura: «Basta con la mitologia della città ladra, cialtrona e imbrogliona. Non è così!», s’impone lo scrittore Maurizio De Giovanni. «In tutta Italia la delinquenza comune colpisce persone notoriamente ricche e notoriamente assenti da casa. Tipo i calciatori. Non vedo perché debba essere data una rilevanza speciale a due episodi, per altro diversissimi tra loro, come quelli accaduti alla signora Zielinski e alla famiglia Allan. E’ un discorso da stupidi. Oppure strumentale». De Giovanni argomenta con fierezza. «Purtroppo su tre milioni e mezzo di abitanti che affollano l’area metropolitana di Napoli ci sono anche dei delinquenti. Episodi contro i giocatori, però, avvengono ovunque e in continuazione».