A Napoli si direbbe “cornuta e mazziata”. L’ex arbitro Elena Proietti, fu aggredita, fuori dall’ AIA

«Tessera ritirata ad una che ha preso le botte, mah…». Non è neanche più sorpresa Elena Proietti, la donna arbitro aggredita nel dicembre del 2014 durante la partita di Prima categoria Real Quadrelli-Trevana, che lo scorso anno, dopo il caso-Bernardini, come conferma il CdS, aveva denunciato anche di essere stata abbandonata dall’Aia di Marcello Nicchi. Che adesso a distanza di un anno gli ha notificato (lo scorso 15 ottobre) il provvedimento del ritiro della tessera per aver «arrecato in grave danno all’immagine interna ed esterna dell’associazione» (l’Aia non crede nella versione data dalla Proietti dell’aggressione, parlando di strumentalizzazioni e citando il provvedimento di archiviazione del Gip).

Il tema della violenza sui direttori di gara fra i dilettanti è sempre d’attualità, la guardia deve sempre essere tenuta alta. Elena Proietti resta sempre dalla loro parte: «Non ce l’ho con gli arbitri, ce l’ho con Nicchi, colpevole lui, colpevoli i presidenti di sezione che continuano a votarlo, mandando allo sbando i propri ragazzi. Il problema è che chi non la pensa come lui, e non sono la sola, finisce per essere fatto fuori dall’AIA». Riferimento chiaro a Claudio Gavillucci, l’arbitro di A di Latina estromesso definitivamente l’11 marzo scorso dopo una lunga querelle legale.

La Redazione

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