Gelo al San Paolo: pronte le proteste

Stasera si giocherà Napoli-Genoa al San Paolo, in un clima che sarà a dir poco di gelo profondo. Un primo assaggio s’è già avuto giovedì pomeriggio al San Paolo.

Qualcuno l’ha rinominata la vendetta di De Laurentiis, per qualcun altro

invece è stato soltanto un atto dovuto poiché già programmato prima del

terremoto. L’allenamento a porte aperte, in quel di Fuorigrotta, è stata

la prima occasione utile per tastare il clima che improvvisamente s’è

irrigidito, quello sentimentale al pari di quello meteorologico.

Come se anche il cielo e la temperatura avessero seguito il delirio

degli ultimi giorni e fossero tutt’un tratto piombati nell’era glaciale,

perché è di questo che stiamo parlando. La rivolta dei calciatori

ribelli ha aperto uno scenario nuovo, surreale, in pieno contrasto con

quello precedente. I fischi, qualche insulto, persino i centesimi di

euro sono già piovuti come lame su ognuno di loro: “Andatevene via”, un

invito che è una provocazione (dei tifosi) dopo la provocazione (dei

giocatori). Ma così non può essere, così non sarà. Perché da oggi c’è di

nuovo il campo, l’unica arma adesso a disposizione degli azzurri per far

ricredere quella gente che li ha sempre trattati da idoli, dei scesi in

terra e divenuti tali solo per quella maglia che si sono cuciti indosso.

Ora ago e filo servono ad altro. E’ tempo di ricucire lo strappo e la

prima parte di questa lunga cura si chiama Genoa.Fonte: Il Roma

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