Gravina sempre, a Il Mattino, parla della situazione arbitrale: Il Var doveva cancellare ogni polemica. Ma non è così. Cosa si attende dal vertice che ha convocato per il 19 novembre? «Sarà uno spartiacque. Al mondo del calcio vogliamo dare trasparenza. Sento tante imprecisioni nelle interpretazioni di come devono essere applicate le norme. E allora con Rizzoli e Nicchi stiamo pensando di rendere visibili subito gli episodi più importanti e rilevanti della giornata sportiva, con una spiegazione tecnica. È il passo necessario per spiegare anche meglio il regolamento. E magari fare autocritica, se è il caso: noi non abbiamo paura di ammettere eventuali errori». Le due chiamate da parte degli allenatori possono essere una soluzione? «Sarebbe un gravissimo errore. Negli altri sport se ci sono due chiamate, ci sono quelle e basta. In una partita di calcio si vede tutto al Var. Le regole ci sono, ma vanno applicate e in maniera uniforme. Per questo è partita la sperimentazione in B, anche per allenare meglio i giovani arbitri». Sarri dice che fa fatica a capire quando è fallo di mano o non lo è. Lei? «Io no, l’ho capita benissimo. La regola sul fallo di mano era prima a libera discrezionalità dell’arbitro sulla volontarietà. Ora c’è elemento oggettivo: se aumenta il volume è rigore». Ma al Presidente della Federcalcio piace questa norma? «Non tanto. Ma questo è un altro discorso. La norma è troppo limitativa della fantasia e della gestualità dell’atleta: lo ingessa troppo, lo rende poco estroso, gli impedisce di fare movimento naturale. Però capisco l’esigenza oggettiva di avere un riferimento da applicare». Quanto ci ha messo a calmare De Laurentiis dopo Napoli-Atalanta? «Meno di quello che uno possa pensare. Perché passati i primi minuti in cui il suo carattere istintivo e impulsivo e la sua intelligenza esplosiva emergono, poi diventa un presidente che dice delle cose molto ragionevoli. Un presidente della federazione non può non ascoltarlo, a parte le sfuriate dell’inizio. Perché bisogna rispettare i sacrifici dei presidente delle società. Mi ha chiamato anche l’altra sera, dopo la gara di Champions. De Laurentiis ha le sue idee e fa una serie di riflessioni sul sistema calcio».
Fonte: Il Mattino