Le valutazioni del CdS. Immenso Lozano, non sufficiente Koulibaly

Mario Rui soffre Hwang, brillante Di Lorenzo

Nella sera dove il Napoli poteva chiudere la pratica Champions League in anticipo, il Napoli crea tanto, ma tra legni e sfortune varie, la squadra non va oltre l’1-1. L’Austria Salisburgo al primo affondo passano con Halland su rigore, fallo di Koulibaly su Hwang. Gli azzurri colgono il palo con Callejon e Insigne spreca da ottima posizione. Il pari arriva con Lozano con un diagonale preciso supera il portiere ospite. Nel finale di primo tempo Szoboslai spreca mandando sull’esterno della rete. Nel secondo tempo è un assedio dei partenopei, prima con Mertens, a seguire Insigne e nel finale con Llorente. Un pari che lascia l’amaro in bocca, però tiene la squadra di Ancelotti piene chance di passare agli ottavi. Secondo le pagelle del Corriere dello Sport, Mario Rui soffre Hwang, brillante come sempre Di Lorenzo.

 

Meret 6 -Questa volta la prodezza dal dischetto, la seconda consecutiva dopo quella su Kolarov, non gli riesce. Null’altro, nella sua partita. 

Di Lorenzo 6,5 -Attacca molto bene, sfruttando una gamba sempre leggera, e poi difende. Ha personalità e costanza invidiabili.  

Maksimovic 6 –Dentro al posto di Manolas, soffre l’iniziale panico collettivo. Cresce alla distanza e sbroglia diversi nodi intricati.  

Koulibaly 5,5 -Dieci minuti e Hwang lo ubriaca in area: rigore. Ingenuo, scomposto: la macchia resta, e condiziona il giudizio, ma poi si scuote e limita Haaland e chiunque gli capiti a tiro.  

Mario Rui 5 -Non è ancora in grande condizione, reduce com’è da un infortunio, e si vede. Soffre Hwang.  

Luperto (1’ st) 6 -Intraprendente nella spinta, positivo in copertura.  

Callejon 6,5 –Solito lavoro avanti e indietro. E solito inserimento a memoria su invito di Insigne: palo a due passi, tra l’errore e la jella.  

Fabian Ruiz 6 -Più reattivo rispetto alla pessima giornata romana, ma non vive il suo miglior momento: né da geometra, né da tiratore.  

Zielinski 6 -Il compito di mettere ordine, sì, ma le cose migliori le fa vedere negli strappi. Potrebbe essere decisivo, anzi dovrebbe, ma sbaglia una specie di rigore in movimento e qualche appoggio pericoloso. 

Insigne 6,5 -Ci prova in tutti i modi e insegue il gol, ma prima Coronel e poi la mira e la traversa sono avversari molto duri. Il capitano, però, non s’abbatte: cerca affondi e duelli e ispira Lozano. Vivo. 

Lozano 7 –Vamos: nel momento più delicato della stagione, suo e della squadra, il colpo migliore. Gol bello, voluto e fondamentale. E mica soltanto questo: sfiora il bis, si danna e attacca la famosa profondità come vuole Ancelotti. Applausi all’uscita. 

Llorente (41′ st) sv -Cerca gloria di testa due volte in pochi minuti: brividi.  

Mertens 5 -Primo tempo anonimo e ripresa con un paio di graffietti e l’unico tiro della serata. Si sacrifica in copertura.  

Milik (28′ st) sv -L’uomo della recente Provvidenza, questa volta, non riesce a colpire.  

Ancelotti (all.) 6 – Gli ottavi non sono aritmetici ma restano opzionati. S’intravedono lampi. E la responsabilità dei tanti gol sbagliati non è mica sua.

La Redazione

 

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