Dopo la notte magica contro il Liverpool è iniziata la crisi

Prosegue anche la difficoltà in fase realizzativa con il Napoli che non riesce a concretizzare al meglio le tante palle-gol create, situazione questa che si è verificata anche all’Olimpico contro la Roma. Imprecisione al tiro e anche cattiva sorte (Mertens e Milik, rispettivamente con 4 e 3 pali, sono quelli che hanno colpito più legni in Serie A): nelle ultime tre partite contro la SPAL, l’Atalanta e la Roma sono state numerose le occasioni non concretizzate dagli azzurri.

LA BRUSCA FRENATA

Una frenata pericolosa in termini di risultati, solo due i punti conquistati nelle ultime tre partite, un trend decisamente negativo. Un rallentamento improvviso dopo l’impresa in Champions League contro il Salisburgo che conferma gli alti e bassi del Napoli in questi primi due mesi e mezzo. Un rendimento altalenante con improvvisi black out anche durante le partite come nei primi venti minuti a Roma con gli azzurri irriconoscibili e al ritorno in campo dopo l’intervallo: un difetto in termini di continuità che ha rappresentato uno dei maggiori limiti del Napoli in questa stagione.

DAL LIVERPOOL IN POI…

Il top del rendimento nelle due partite di Champions League contro Liverpool e Salisburgo, due prove che gli azzurri non sono ancora riusciti a ripetere in campionato. E ora c’è da superare il momento più delicato con una grande prestazione domani al San Paolo contro gli austriaci, una sfida che può regalare la qualificazione aritmetica agli ottavi di finale. Mancherà per infortunio Allan, un’assenza pesante perché il brasiliano per caratteristiche è l’unico vero mediano del gruppo, cioè quello che recupera tanti palloni e fa da argine davanti alla difesa. E gli azzurri all’Olimpico hanno sofferto sotto questo punto di vista con la coppia di qualità Fabian Ruiz e Zielinski soprattutto lo spagnolo contro la Roma è apparso sotto tono sovrastato a centrocampo da Veretout.

Fonte: Il Mattino

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