Gianluca Rocchi è un grande arbitro (e Nicchi non gli darà la deroga a fine stagione, negando a lui una possibile finale di Champions, e all’Italia il prestigio di due arbitri a Euro2020, perché si “deve” fare Maresca internazionale). Un grande perché – anche grazie al Var Aureliano, bravissimo sul primo rigore – ha arbitrato alla grande un grande match? No, perché è l’unico che se ne frega di protocolli e sotto protocolli per combattere l’odioso razzismo (o discriminazione territoriale, nel caso di ieri). Per il resto, gara al top: massima accettazione, zero proteste, giusti i provvedimenti disciplinari. Ecco la valutazione del CdS
DUBBIO
Unico dubbio, nel finale di partita: sul cross di Pastore, Milik sembra toccare il pallone con il braccio sinistro (non proprio attaccato al corpo), c’è forse una deviazione con la gamba prima, live in campo potrebbe essere un movimento congruo con la dinamica dell’azione.
RIGORE/1
Uno spot per la corretta interpretazione del fallo di mano e, soprattutto (vero Banti?), per il corretto uso del Var (tempi brevissimi per la chiamata al monitor e per la decisione): episodio – va riconosciuto, a sottolineare la bravura nel Vor (Video Operation Room) di Aureliano – sfuggito a tutti (Smalling compreso). Callejon (in area) va intenzionalmente (questa è la discriminante) a colpire il pallone con il braccio sinistro, che allo stesso tempo è parallelo al corpo (meno largo di De Ligt in Lecce-Juve, per intenderci).
RIGORE/2
Più semplice il secondo rigore dato da Rocchi alla Roma: Mario Rui affronta il cross di Pastore con il braccio destro larghissimo, quasi sopra la linea delle spalle.
NIENTE PENALTY
Tocco – non evidente – di Veretout sul tallone di Lozano che cade: l’eventuale fallo è comunque fuori area, il Var non può intervenire da protocollo, era però fallo dal limite. Contatto spalla-spalla di gioco fra Mario Rui e Zaniolo.
FUORIGIOCO
Smalling di testa per Dzeko che segna, ma l’assistente Meli segnala l’offside: corretto, oltre tutta la linea azzurra.
DOPPIO
Giusto il doppio giallo per Cetin: in tre minuti stende prima Lozano in ripartenza, poi Llorente.
La Redazione