Importante il piano sicurezza messo in piedi dalla Questura di Roma che sta lavorando per evitare potenziali scontri tra tifosi, fuori e dentro lo stadio. Saranno 300 gli agenti della Polizia impiegati per il big match dell’Olimpico. Una partita che è stata messa sotto osservazione in largo anticipo dagli organi competenti. Del resto, sono state prese delle misure preventive per ragioni di ordini di pubblico. Uno: si gioca alle 15 in punto, con la luce del sole (meteo permettendo), comunque non in notturna. Per di più nel mezzo del ponte di Ognissanti. Due: la trasferta è stata vietata ai residenti nella provincia di Napoli anche se provvisti di fidelity card. Senza calcolare che il costo del biglietto per il settore ospiti non è economico: 50 euro più commissioni.
Dai controlli della Questura non sono emerse criticità o avvisaglie di possibili problematiche. Ma Roma-Napoli è stata attenzionata come la partita merita. Già, non è una sfida qualsiasi. Perché il gemellaggio del passato non esiste più. Lontani i tempi del derby del Sole, vissuti in un clima di festa. Il gemellaggio si è trasformato in antipatia, poi la rivalità è sfociata nella violenza: il picco più alto è stato toccato con la morte di Ciro Esposito, giovane supporter partenopeo ucciso nella Capitale dell’ultrà romanista Daniele De Santis poco prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. Era il 2014.
Difficile dire quanti saranno i tifosi del Napoli nei vari settori dello stadio. Perché la maggior parte arriverà da altre zone d’Italia e da Roma stessa alla luce del divieto di trasferta ai residenti nel capoluogo campano. La Digos ha comunque suggerito un itinerario da seguire, più sorvegliato e controllato: l’uscita del Grande Raccordo Anulare indicata è quella della Salaria (Settebagni), strada che si collega al tratto della Tangenziale Est che poi arriva ai piedi dell’Olimpico. Fonte: CdS