Il giornalista di Canale 21, Peppe Iannicelli, ha analizzato il momento azzurro dopo l’ultima giornata di campionato che ha visto i partenopei pareggiare contro la Dea del Gasp: “Il VAR sbatte il Napoli di Carlo Ancelotti fuori dalla Champions. Uno shock pazzesco ed imprevedibile alla vigilia del campionato. Il pareggio contro l’Atalanta, condizionato dal VAR, relega Ancelotti e la sua truppa non solo lontano dalla zona scudetto ma anche fuori dai quattro posti che valgono l’Europa d’oro. Una vera e propria catastrofe tecnica ed economica che ha fatto salire la tensione sul ponte di comando azzurro. Contro arbitri e VAR tuonano in rapida successione il presidente Aurelio De Laurentiis ed il tecnico Carlo Ancelotti addirittura espulso nel concitato finale di gara contro gli orobici. Il VAR avrebbe dovuto sedare le polemiche e rendere gli arbitraggi più univoci ed equanimi. Al contrario il suo uso arbitrario ha moltiplicato le tensioni in campo, sulle scrivanie dirigenziali e nel circuito media-social. La stagione entra nel vivo, i distacchi si fanno pesanti. La tentazione di scaricare sugli arbitri e sul VAR i propri errori diventa fortissima. E’ proprio questo il pericolo che devono scongiurare il Napoli e Carlo Ancelotti: crearsi un alibi per le proprie responsabilità. Il fatale contatto in area Kjaer-Llorente è di certo controverso. Sono sicuramente certi: l’errore della difesa sul 2-2 dell’Atalanta; la papera di Meret che ha propiziato il primo pareggio bergamasco; i tanti clamorosi errori sotto porta degli attaccanti azzurri. Un copione già osservato durante l’harakiri interno contro il Cagliari e la trasferta di Ferrara. All’appello azzurro mancano in tre partite (Cagliari, Atalanta e Spal) almeno cinque punti. Il Napoli fa bene a protestare ed a pretendere rispetto. E’ strategia. Ma sanno bene gli azzurri che i tanti punti smarriti per strada non possono esser giustificati solo con decisioni VAR ed arbitrali avverse”.