Il difensore della Juventus e della Nazionale Italiana, Leonardo Bonucci ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Stampa: “Segnare è sempre bello, anche se poi ci siamo complicati la vita con il Genoa. Però siamo stati bravi a crederci fino all’ultimo. Unico difensore con almeno un gol in tutti gli ultimi 7 campionati? È un bel dato, ma questo è già il passato. Mi auguro di poter aiutare la squadra in tutti i modi a raggiungere gli obiettivi: stiamo diventando un grande gruppo e c’è bisogno di migliorarsi quotidianamente. Gara col Torino? Molto difficile ed equilibrata. Dopo un inizio importante, i granata stanno attraversando un momento critico e la sconfitta con la Lazio è stata pesante, però il derby è sempre una gara a parte: ci metteranno di tutto e di più, ma noi dobbiamo correre verso lo scudetto. Il derby indelebile? Quello del novembre 2014, gol di Pirlo al 93’. Quando vinci all’ultimo la gioia è più grande, figurarsi in un derby… E fu importante anche quello di Cuadrado l’anno dopo. Lì è cambiata la storia recente della Juve? Sì. Eravamo in un momento difficile, forse l’unico di questi anni in cui c’era la sensazione di non farcela. Poi da lì abbiamo macinato punti su punti e abbiamo vinto lo scudetto: fu un vero spartiacque. Da quando c’è Ronaldo è più difficile girare in centro. La Juve ora ha un’altra dimensione, molto più grande. Se mi fermano anche i granata? Sì, apprezzano l’uomo: questo è il complimento più bello che uno possa ricevere. Sarri? Non ci ho creduto finché non l’ho visto arrivare. Sapevamo che con lui cambiavamo modo di interpretare le partite: lo stiamo facendo, ma è ancora tutto da scrivere e vogliamo che l’annata diventi storica. Da Allegri a Sarri? Un grande cambiamento, per noi difensori innanzitutto: dalla marcatura a uomo ad una a zona in qualsiasi parte del campo. Serve tempo per assimilare, ma questo lavoro inizia a dare i suoi frutti. E i grandi campionati si costruiscono sulle difese, noi per errori di concentrazione finora abbiamo preso gol evitabilissimi. L’obiettivo è vincere, facendolo con il bel gioco. Se poi serve una partita sporca, si fa. Sarrismo? Ognuno ha i propri modi di arrivare al massimo: Allegri l’ha fatto con 5 scudetti di fila e due finali di Champions, nulla si può dire. Ora c’è un altro modo di concepire il calcio e ci stiamo divertendo tanto con le idee di Sarri. Ci danno molto a livello di sicurezza e consapevolezza: ci auguriamo di vincere altrettanto”.