Paga (e con lui anche il team manager De Matteis) Ancelotti, e così Mazzarri resta il solo e unico tecnico, in serie A, ad essere stato espulso dal campo ad averla fatta franca (grazie anche all’abilità dell’avvocato Chiacchio, che lo ha difeso), grazie ad un cavillo burocratico. Ma quella vicenda ha avuto il merito di colmare quel vuoto normativo che si era creato dopo le modifiche dell’Ifab (cartellini gialli e rossi per allenatori e dirigenti) e alle quali nessuno (Federcalcio, Lega) avevano pensato di porre rimedio prima che accadesse l’inevitabile (eppure era da questa estate che si sapeva che – prima o poi – un allenatore avrebbe preso un cartellino rosso e dunque bisognava preoccuparsi del da farsi). Mazzarri ha scovato quel buco nelle norme e l’ha sfruttato, dopo di lui, Fonseca e Tudor espulsi e squalificati. E ieri anche Ancelotti. Le nuove regole hanno regolamentato pure il «cumulo di ammonizioni» che fanno scattare la squalifica dopo la quinta ammonizione (e poi dopo la decima, la 14ª, la 17ª, 19ª e poi 20ª, 21ª, etc). Da questa, Mazzarri, non è riuscito a svicolare (con tre gialli in una sola gara, Parma-Torino)… Fonte: CdS