Per Gasperini è l’esame più difficile, gara insidiosa stile City

Il tecnico dell'Atalanta chiede alla squadra di restare con i piedi per terra

Ieri in conferenza stampa la frase di Gasperini che meglio lo avvicina allo scontro con il Napoli è stata: «Dobbiamo tenere i piedi ben piantati a terra. Punto». Società, tecnico, giocatori non si lasciano infatti assolutamente trascinare dall’entusiasmo esterno e dalle lodi che provengono da ogni parte. Emblematico un altro passo del parlare del tecnico piemontese: «Ovviamente i complimenti fanno piacere, ma quando sento discettare di scudetto reputo tale attenzione unicamente un fatto mediatico che non ci appartiene. Dobbiamo solo proseguire sulla strada che percorriamo ormai da quattro anni, senza voli pindarici, seriamente, tenendo presente soprattutto i nostri limiti. Certo, non finirò mai di elogiare i miei giocatori che si stanno comportando in maniera superba, ma, ripeto, umiltà e senso del dovere».  
Chiaro pure il commento su quanto accadrà nel tardo pomeriggio al San Paolo: «Reputo il match contro il Napoli un esame duro, di certo il più difficile dall’inizio della stagione, e lo considero un confonto di prestigio. Conosciamo bene le difficoltà che ci attendono in quanto l’undici di Ancelotti è pari a quello di Juventus ed Inter. Il potenziale offensivo partenopeo addirittura lo reputo maggiore rispetto a quello bianco nero. Troveremo da affrontare tante soluzioni e di valore assoluto. Vi dirò che il modo di giocare del Napoli è molto simile a quello del Manchester City, il che è tutto dire. Ecco perché al San Paolo sosterremo un esame molto pesante». In tale logica schiererà una formazione ricorrendo a quel turn over che fin qui ha dato molte soddisfazioni. Di conseguenza torneranno in campo da subito Gosens, Freuler e Malinovskyj. Ma ieri il tecnico non ha minimamente accennato alle scelte odierne. 

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