Il ritiro. Le vigilie sono (quasi) tutte uguali ma stavolta s’annusa un brivido, quel refolo di venticello fastidioso che ha lasciato il pareggio di Ferrara, la chances sprecata per sentirsi sempre più vicini alla Juventus e all’Inter, ma anche a quest’Atalanta che rappresenta il made in Italy in maniera fosforescente, come conferma il CdS, dispensando gol a chiunque, sistemandosi (ancora, come nella passata stagione) nella «borghesia» d’un calcio che conquista. E il ritiro è stata una scelta, un desiderio da assecondare per starsene un po’ insieme, per consentire ad Ancelotti di analizzare le reazioni di ognuno, per intuire cosa avvertano quegli uomini mentre s’avviano al San Paolo, in una serata che sa d’esame. A Castel Volturno si è presentato ieri pomeriggio il presidente De Laurentiis per spronare la squadra ed ha cenato con loro.
La Redazione