Poi lo chiamano centrocampista, che vuol dire tutto o anche niente, perché qui c’è un mondo da esplorare e ogni tanto serve un «satellitare» per scovarlo. Centrocampista, e sa un po’ banale, almeno riduttivo, perché Fabian è altro, è ampio, è vario, è enorme nella sua dimensione tecnica, nella sua espressione tattica, che stavolta lo riporta al centro del Napoli e glielo consegna. Fabian Ruiz è un mediano, è una mezzala, è un regista (come nel finale contro la Spal), è un esterno (come per un po’, non appena è entrato in campo, a Ferrara), è trequartista o «sotto punta» (come si dice adesso e come gli è capitato nelle prime giornate), è persino un bomber dalla distanza o semplicemente la Provvidenza a cui aggrapparsi in questa serata da prendere a petto in fuori ma con una abbondanza di talento e di personalità a cui non si Ancelotti non può e non vuole rinunciare.
Fonte: CdS