ESCLUSIVA – G. Caselli (pres. Scuola calcio Belsito): “La nostra struttura punta sulla crescita dei ragazzi, senza speculare”

All'interno l'intervista al sito della scuola calcio Belsito

Le scuole calcio sono da considerare un mondo da conoscere ed esplorare ed è la base per far crescere i ragazzi del domani. In Campania ci sono diverse strutture che stanno crescendo e aumentando a vista d’occhio con ottimi risultati. Una di queste è la scuola calcio Belsito del presidente Gianni Caselli che è stato intervistato da “ilnapolionline.com”.

Ti volevo chiedere l’anno di fondazione della tua scuola calcio, quanti iscritti e le categorie che ne fanno parte. “L’anno di fondazione è il 2012, come iscritti sono oltre 200 e per quanto riguarda le categorie siamo dai 2003 fino al 2013. A differenza delle altre strutture non abbiamo i 2014/15 e a scendere, perché non ci piace speculare dal punto di vista economico per non penalizzare i bambini”.

La tua scuola calcio con quale club collabora della massima serie? “Su questo aspetto dobbiamo partire alla lontana, in passato abbiamo avuto importanti club esteri che hanno collaborato come l’Arsenal e il Valencia. Attualmente è nata una collaborazione con il Torino, dove un paio di mesi fa ci fu la presentazione nei pressi di Via Manzoni e siamo contenti di questa fusione. Abbiamo diversi ragazzi tra i 2006 che sono andati già in prova alla Sampdoria, Genoa, Sassuolo, Torino, Atalanta ecc…, che hanno ampi margini di crescita e ci rendono fieri in tutto e per tutto”.

Nell’ultimo periodo stanno venendo fuori i classe 2000 che si stanno mettendo in luce nelle prime squadre. E’ da considerare una categoria emergente per il calcio italiano? “Io credo che non ci sono categorie o anni di nascita dei vari ragazzi in particolare che emergono rispetto alle altre, però penso che sia cambiato il modo di pensare delle società. Ora che c’è meno possibilità di investire e giustamente si punta sui ragazzi del vivaio. Probabilmente ne vediamo di più nelle squadre titolari per questo motivo, oltre perché sono davvero forti sul piano tecnico. Io penso che era ora di credere nei giocatori dei settori giovanili e i risultati si iniziano a vedere”.

Come sono i rapporti con il calcio Napoli e la tua struttura a livello di settore giovanile? “Ti dirò con Grava ho avuto la possibilità di conoscerlo ed è un professionista serio. Stesso discorso vale per Daniele Petrone che ha collaborato in passato con il settore giovanile del Napoli. Credo che il club azzurro debba investire sul settore giovanile, avere strutture è importante per crescere in tutto e per tutto. Basta pensare al Torino stesso, oppure all’Inter o all’Atalanta. Si dovesse fare questo passo allora credo che si potrà anche competere ad alti livelli”.

Infine il nostro sito si occupa di calcio femminile, a che punto è come progetto per la tua scuola calcio? “Non ti nascondo che è un movimento in crescita, visto anche i risultati dell’Italia agli ultimi mondiali e che Sky e la Rai trasmettono le partite. In passato abbiamo anche dato alcune ragazzine al Napoli femminile del presidente Lello Carlino. Ci crediamo e non è da escludere che si possa allargare a macchia d’olio per dare la giusta rilevanza al calcio femminile”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

 

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