I tre tenori, ancora loro, per riempire la notte del San Paolo, per ridare un senso a un Progetto che non può vacillare proprio ora, per recitare insieme, e sarebbe la settancinquantacinquesima volta da titolari, per spazzare via quel senso di disorientamento, per segnare ancora – e ne hanno fatti duecentosettantasei, centosessanta dei quali nella magia della fusione – per ribellarsi a questo clima intriso di malinconia che avvicina all’Atalanta, la peggior interlocutrice possibile. Fonte: CdS