A Ferrara, in casa della SPAL, il Napoli ha perso una ghiotta e rara occasione per ridurre di due lunghezze il distacco dalla coppia che guida il campionato. I contemporanei pareggi di Juventus, a Lecce, ed Inter, in casa contro il Parma, dovevano essere uno stimolo più che sufficiente per compiere l’impresa corsara. Il gol del vantaggio, realizzato da un rigenerato Milik, aveva illuso tutto il popolo di fede azzurra. Subito il gol dei padroni di casa, il Napoli è sembrato come attanagliato dalla paura di non farcela. Un calo di idee e di gioco, soprattutto nel quarto di campo della squadra di Semplici. Il rigore negato agli azzurri dal VAR ed il palo centrato nel secondo tempo, rendono meno amaro il mezzo passo falso compiuto. Tuttavia, per onestà intellettuale, va ribadito che entrambe le occasioni sono capitate per caso e che, a fronte di un predominio territoriale pressoché totale, mai la squadra di Carlo Ancelotti ha dato l’impressione di poter tornare nuovamente in vantaggio. Una squadra a cui sarà bene riconoscere poche attenuanti, per consentirle di crescere, di diventare grande. Per il bene che vogliamo alla squadra azzurra, sarà bene non cercare alibi. Quella vista a Ferrara, è stata una squadra senza difesa, a tratti quasi irritante, che sembra aver già alzato bandiera bianca…e siamo ancora ad ottobre! Purtroppo, il titolo si presta altresì per commentare un nuovo infortunio subito dai difensori azzurri. È toccato a Malcuit, questa volta, arrendersi di fronte alla cattiva sorte, che gli ha riservato il più brutto degli infortuni al ginocchio. Stagione finita per il terzino ossigenato ed un abbraccio di conforto da parte di tutta la Napoli del pallone. L’Atalanta prima e la Roma poi saranno due banchi di prova fondamentali per capire, definitivamente, quale tipo di stoffa riveste il carattere della squadra partenopea. Al di là dei punti in palio, sarà l’atteggiamento di tutta la squadra e del suo allenatore ad essere osservati speciali nei prossimi quattro giorni. Ed abbiamo tutti una gran voglia di commentare uno spettacolo diverso. Qualcuno, in maniera un po’ bizzarra, ha affermato che se il calcio fosse una religione, il 30 ottobre sarebbe il Natale dei napoletani. E allora buon compleanno Diego Armando Maradona.