L’ultima tentazione di Ancelotti è quella di schierare uno vicino all’altro Milik e Younes, un inedito. I due hanno giocato insieme all’ Ajax. Younes esterno sinistro (otto gol in campionato) e Milik prima punta autore di ventiquattro gol complessivi che convinsero il Napoli ad acquistarlo come erede di Higuain. Ancelotti ha spiegato che non solo Insigne è finito in tribuna per l’atteggiamento sbagliato in allenamento, per cui anche i 10 minuti e nulla più del tedesco sono figli della gestione del leader calmo che qualche volta, a quanto pare, decide di amministrare la disciplina con metodi draconiani. Insomma, chi non obbedisce è perduto. La ramanzina col sopracciglio alzato, la punizione dietro alla lavagna e la sospensione dalla scuola sono già state inflitte. Anche a Milik, che dalla Polonia si è lamentato per il troppo turnover, Ancelotti ha dato alla sua maniera delle bacchettate sulle dita: «È dal 14 luglio che ha problemi fisici…». Ma ora è il momento di vederli in azione. È scoccata l’ora. Milik come Younes, non ci sono più alibi.
Il Mattino