DeLa-Lotito, una strana coppia: gemelli oltre le intenzioni

Li definiscono nemici, ma Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito sotto sotto si stimano. E sanno di assomigliarsi quando sbucciano le parole fino all’osso della verità, in modo da usare il male per tirar fuori il bene. Le provocazioni crude sono gli unici arnesi culturali che DeLa e Lotito conoscono e praticano più o meno allo stesso modo. Forse non sono i migliori, ma certamente sono i meno peggio. La loro avventura nel calcio inizia insieme: il 19 luglio del 2004 Claudio Lotito si prende la Lazio. Il 6 settembre dello stesso anno Aurelio De Laurentiis fa suo il Napoli. Entrambi ricostruiscono da cima a fondo due club che erano a pezzi. Entrambi sfidano i ricatti degli ultrà criminali, entrambi provano tanto gusto a stare mani e piedi dentro il calcio da raddoppiare, comprando anche Bari e Salernitana.
Il pragmatismo artigiano di Aurelio e Claudio tradisce una certa comicità, ma è il mascheramento di una sensibilità più raffinata di quanto appaia a prima vista. Certo, il nemico del coraggio è l’azzardo. E i due presidenti talvolta varcano il confine del buon gusto e sconfinano nel qualunquismo o, peggio, nel pregiudizio, ma sarebbe ingeneroso definirli populisti o razzisti, e sarebbe da stupidi sottovalutarli.
Fonte: CdS

 

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