Il Mattino – Raiola è intervenuto perché Lorenzo ha avuto un calo di tensione

Un blitz di poche ore a Napoli. Per la firma all’agognata convenzione per la gestione dello stadio San Paolo e per una serie di appuntamenti. Poi già in serata il ritorno a Roma. Il patron ha parla di tutto: di Sarri, dell’Inter di Conte, del sogno scudetto, di Lozano e dei rinnovi (improbabili) di Callejon e Mertens. E di un feeling con Ancelotti che sembra inattaccabile. Anche di Lorenzo, ecco cosa abbiamo estrapolato:
Presidente, partiamo da Insigne: se dovesse arrivare un’offerta per Insigne?
«Se Insigne volesse andare via andrebbe via. Pur convinto della sua napoletanità, non è stato mai davvero felice nel Napoli. Con i vari allenatori che ci sono stati qui, lui ha avuto rapporti alterni, con momenti no e momenti sì. Non c’è dubbio che sia un grande giocatore però se lui pensa che la sua avventura sia terminata si dovrà impegnare e dare un rendimento straordinario perché altrimenti rischia di rimanere un incompreso»
Perché Raiola è dovuto ancora una volta intervenire?
«Perché dopo la riunione del primo maggio Insigne ha avuto un calo di concentrazione e quindi responsabilmente il suo agente è venuto a vedere cosa stava succedendo. Il problema di Insigne e di Raiola non lo risolve De Laurentiis, ma lo deve risolvere prima di tutto il giocatore, che deve capire da grande cosa vuole fare. Ma io lo capisco e lo proteggo e non è vero che è stata una punizione metterlo in tribuna a Genk. Spero si tranquillizzi». Fonte: IL MATTINO

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