Il campionato di serie A, dopo la pausa per le nazionali, ricomincia domani e per il Napoli di Carlo Ancelotti ci sarà la sfida al San Paolo contro l’Hellas Verona. Per gli azzurri sfida da vincere per restare nelle prime posizioni della graduatoria. Nel frattempo ieri pomeriggio c’è stata la firma della convenzione da parte del club azzurro, per la soddisfazione del Comune e non solo. Ilnapolionline.com ha intervistato l’Assessore allo Sport del Comune di Napoli Ciro Borriello.
Ieri è stata una giornata importante per la firma della convenzione. Cosa si può dire dopo questo risultato ottenuto dal Comune e dal calcio Napoli? “Credo che si possa dire che siamo tutti soddisfatti del risultato che abbiamo ottenuto, nessuno escluso. Come tutti sanno ci sono stati momenti non semplici in questa vicenda, fatta di alti e bassi, ma alla fine contava aver ottenuto il risultato che ci eravamo prefissati per la soddisfazione di noi del Comune e del calcio Napoli”.
Secondo te quando c’è stata la svolta per la firma della convenzione? “A metà Luglio i documenti erano già stati visionati e c’era in linea di massima un’unità di intenti. Ovviamente bisognava risolvere alcuni cavilli tecnici e giuridici prima che si arrivasse alla firma. Poi ieri siamo arrivati all’atto finale e credo che ora il Napoli si prenderà carico nel finire nel migliore dei modi il restyling del San Paolo”.
Ieri il capo di Gabinetto Attilio Auricchio ha parlato della pista d’atletica, io invece ti vorrei chiedere del Terzo Anello. C’è la possibilità che possa essere abbattuto? “Il Napoli sul terzo anello avrà lei il potere decisionale se e quando abbatterlo. Credo che questo come altre decisioni interventistiche il club di De Laurentiis si prenderà la responsabilità, ovviamente ne parleremo come abbiamo sempre fatto e alla fine si prenderanno le decisioni in questione. Sulla pista d’atletica è più complessa perché è un problema tecnico e non è semplice toglierla definitivamente”.
In questi anni in Italia non si è riuscito a debellare il problema del razzismo. Tu personalmente come lo risolveresti? “Io in questo caso sarei molto drastico, appena si sentono cori discriminatori o di stampo razzistico, sospenderei in maniera definitiva la partita e giocarla poi a porte chiuse. Il calcio è uno spettacolo e come tale non può essere guastato da pochi facinorosi che vanno allo stadio solo per rovinare l’evento sportivo. A costo di sembrare impopolare bisogna agire in questo modo per dare un taglio netto a questa piaga che il nostro paese purtroppo non riesce a debellare in maniera definitiva”.
Dopo due settimane di polemiche fuori dal campo, domani contro l’Hellas Verona da chi ti aspetti una prova importante da parte del Napoli? “Premesso che domani purtroppo non sarò allo stadio per impegni inderogabili, ma sarò a casa per vedere il secondo tempo. Io credo che domani possa essere la partita di Insigne, visto tutto quello che lo ha riguardato. Lui è il nostro capitano, la bandiera del Napoli ed ha i mezzi per risolvere la partita. Io fossi in lui sarei indifferente alle critiche che lo riguardano, deve scendere in campo con il sorriso e non imbronciato. Dovesse dare le risposte che tutti noi ci attendiamo sarà un bene per tutti, tifosi compresi”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco