A Radio Punto Nuovo è intervenuto il giornalista Paolo De Paola, che commenta cosi l’attuale gestione delle società italiane, in particolare Napoli e Lazio:
“Dalla parte di De Laurentiis? Abbiamo spesso parlato della strategia di mercato di De Laurentiis. Non so se certi giocatori in scadenza di contratto, di così tanto peso, è giusto trattarli così. Se il Napoli riuscisse a tenerli, possiamo parlare di continuità. Se invece per scelta dei giocatori o per la stessa società la scelta sarà di andare via, c’è bisogno di fare un punto della situazione. In settimana c’è stata un’intervista a Lotito, per il mio modo di vedere il calcio, Lotito e De Laurentiis rappresentano un appiattimento del calcio italiano. Ridurre sempre tutto, non guardare l’aspetto sportivo, trattare male il proprio allenatore – come nel caso di Lotito – parlare di giocatori in una certa maniera, guardare sempre gli ingaggi, fare confronti… secondo me, la richiesta di tutti i tifosi, è quella di ambire allo stesso traguardo della Juventus: essere competitivi in campionato ed in Europa. Pare che si arrendano all’economia, se è così facessero entrare uno più potente di loro. In quest’ottica, hanno rappresentato modelli economici bassi, ma per se stessi. Se il calcio italiano sta rialzando un po’ la testa grazie a Juventus e Inter, è una fortuna rispetto a chi, negli ultimi anni, è rimasto appagato dalle briciole lasciate dalla Juve. Quando vedo certe logiche, non posso condividerle. Non mi piacciono. Bisogna entrare nel calcio per essere competitivi sportivamente, non per arricchirsi. Ogni tifoso vuole vedere la squadra propria squadra competere, non possono accontentarsi di quello che dice Lotito e De Laurentiis. Campionato? Molto più avvincente e competitivo. Non penso che il Napoli sia irrecuperabile, ma Ancelotti ha trasformato la squadra lasciando le individualità in balia di se stesse. L’Inter è partita da una logica diversa, adesso sta soffrendo per la qualità della rosa, al di là della sconfitta contro la Juventus. Altre realtà, non ce ne sono. Il Milan ha grossi problemi, Roma e Lazio probabilmente si assesteranno, ma hanno bisogno di una rivoluzione”.