L’approfondimento di R. Muni: “Portici, adesso è crisi”

Contro la Torres, il Portici subisce la quarta sconfitta nelle prime sette partite di campionato. Il match contro l’ostica formazione sarda, che fu avversaria del Napoli in lega Pro, è stato incredibile e difficile da raccontare. I padroni di casa hanno iniziato la partita con il piede sull’acceleratore e la prima metà del primo tempo è stata tutta a tinte bianco azzurre. L’episodio chiave si è verificato al minuto 22: al termine del lungo periodo di forcing, agli uomini di Mauro Chianese è stato assegnato un calcio di rigore. Sul dischetto è andato il bomber porticese, Improta, che si è visto respingere dalla traversa il tiro. Il pallone, al termine di una traiettoria maledetta è finito tra le maglie sassaresi che, al termine del più classico dei contropiede, hanno trovato il vantaggio piuttosto generoso. L’episodio in questione ha letteralmente tramortito la squadra vesuviana che, fino al duplice fischio, è stata incapace di organizzare qualsivoglia tentativo di rimonta. Nella ripresa, il Portici ha cercato la strada del pareggio, in maniera piuttosto poco convinta. Ne ha approfittato la Torres, che ha trovato il gol della sicurezza verso l’ora di gioco. Fino al termine della più classica delle partite storte, poche volte la squadra di Mauro Chianese è riuscita ad affacciarsi in area sarda. La seconda sconfitta consecutiva ha aperto ufficialmente la crisi del Portici, che adesso naviga in piena zona retrocessione. I programmi di inizio stagione, al momento, devono essere giocoforza accantonati. Mauro Chianese avrà il compito di far rimboccare le maniche ai suoi ragazzi per ritrovare gioco, gol e risultati. Non sarà un compito agevole, poiché nel prossimo turno di campionato il Portici affronterà la temibile trasferta sul campo del Latina, nobile decaduta che, appena 5 anni fa, accarezzò il sogno della prima storica promozione in massima serie. Per uscire dalla crisi ci vorranno cuore, sfrontatezza e determinazione…senza guardare la magra classifica.

a cura di Riccardo Muni

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