L’estro, di solito, accompagna il coraggio. E’ la diversità dei campioni. Osano quando gli altri sono abituati a fermarsi, a mettere giù la palla e poi a decidere cosa farne. Dove eravamo rimasti con le magìe di Insigne? Allianz Stadium, 11 giugno, Italia sotto all’intervallo per il gol di Dzeko. Quarto minuto della ripresa, angolo di Bernardeschi con il contagiri, Lorenzo appostato al limite dell’area. Non ci ha pensato un secondo. Si è piegato come un compasso e ha battuto al volo, schiaffeggiando il pallone di collo pieno: una sassata per il gol del pareggio. Poi sarebbe arrivato il raddoppio di Verratti. Questa sera l’attaccante del Napoli tornerà titolare in azzurro per formare il tridente accanto a Immobile e Chiesa. Ha saltato Armenia e Finlandia a settembre, era fuori per un infortunio muscolare. Aggiungerà palleggio e fantasia, Mancio si augura ritrovando l’intesa dei tempi di Pescara con il centravanti della Lazio, confermato dopo il guizzo di Tampere. Fonte: CdS