Nella giornata dello scontro diretto tra Inter e Juventus, vinto da quest’ultima, il Napoli aveva l’occasione per accorciare le distanze con la squadra nerazzurra. Per riuscire, era necessario vincere in casa del Torino di Walter Mazzarri, ex allenatore azzurro. Per quanto non fosse semplice, il risultato era comunque possibile per i ragazzi di Carlo Ancelotti. Ci sarebbe voluto il Napoli ammirato contro il Liverpool, o qualcosa che gli assomigliasse. Purtroppo, i tifosi azzurri accorsi nel capoluogo piemontese sono rimasti delusi, poiché la squadra mandata in campo da Carlo Ancelotti è stata prevedibile e mai veramente pericolosa. Colpa, in primis, di un attacco scriteriato, in cui Lozano continua ad essere un oggetto misterioso e, comunque, a disagio in un fazzoletto di campo a lui poco congeniale. Il rischio che si corre, di questo passo, è di minare le certezze del calciatore messicano, rinunciando alle doti che lo hanno portato alla ribalta. Mancava una torre la davanti e con Milik e Llorente in panchina le giustificazione sono davvero difficili da trovare. Leggermente meglio quando Ancelotti ha gettato nella mischia il centravanti spagnolo, troppo tardi, purtroppo, per non farsi sopraffare da un fastidioso blocco psicologico. In difesa si è registrato un nuovo infortunio, occorso ad Hysaj. A tale proposito, è da sottolineare ed applaudire il gesto del granata Ansaldi, che ha impedito che l’infortunio del terzino albanese assumesse i connotati della tragedia. Sebbene la prestazione del Napoli sia stata pressoché insufficiente, è doveroso ricordare che agli azzurri è stato negato un calcio di rigore sacrosanto, senza che l’arbitro Doveri interpellasse il VAR. Poiché è il secondo episodio ravvicinato, dopo quello della partita contro il Cagliari, ci chiediamo se la colpa del rigore di Firenze è stata completamente espiata. Dove sono tutti quelli che gridavano allo scandalo dopo Mertens a Firenze? Cosa pensano coloro che parlavano di grave errore all’indomani di Fiorentina-Napoli? Perché nessuno ne parla, tanto meno nessuno grida allo scandalo, sorvolando colpevolmente sull’episodio? Beninteso, nessuno vuole cercare alibi ad una squadra che deve assolutamente ritrovarsi. Tuttavia, siamo stanchi del solito canovaccio che tv e web ci ripropongono, questo gioco non piace più a nessuno ed il brusco calo degli abbonamenti alle tv a pagamento sono la prova di quanto la misura sia colma. Chi adesso va a braccetto con il baro, un anno e mezzo fa era della stessa opinione. Incombe una nuova sosta di campionato, Carlo Ancelotti potrà lavorare sulla squadra che necessita dei dovuti accorgimenti.
a cura di Riccardo Muni