M. Gallo: “Occorreva essere drastici, Insigne non ha collocazione”

Troppe polemiche e disfattismo. Strano che si critichi un vincente come Ancelotti proprio perchè ha sempre vinto. Ne parla, a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, il direttore de “Il Napolista”, Massimiliano Gallo: “Torino è stata una battuta d’arresto. Da qui a celebrare il funerale del Napoli per me ce ne passa. Non mi è piaciuto l’atteggiamento del secondo tempo, così come non mi è piaciuta la sensazione di timore dopo la sconfitta col Cagliari. Pensavo che la mancanza di convinzione nei propri mezzi fosse superata. La mia fiducia in Ancelotti resta molto alta. Non comprendo il disfattismo e la cattiveria che c’è in giro. Questo momento è difficile, ma è quarto in classifica e primo nel girone di Champions. La Juventus non è una sorpresa, ma ci può stare anche un momento negativo. Non credo che Ancelotti non abbia stimoli, è un leader calmo abituato a vincere. Sta incontrando dei problemi tattici, in questo Napoli forse si poteva essere più drastici e dare l’addio ad Insigne che ancora pare non avere collocazione. Lui ha in mente come far giocare il Napoli. Si parla con nostalgia. Con Ancelotti si è cominciato a giocare con un altro modo, quello che ha portato al successo sul Liverpool e a Genk si sono fallite troppe occasioni. Probabilmente l’allenatore non reputa Insigne il giocatore intorno al quale costruire una squadra, e non credo che sia il caso di metterlo in discussione perché ha vinto ovunque. Il problema è di altro tipo”.

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