ESCLUSIVA – F. Flavio (add. Stampa Savoia): “Obiettivi? Lottare per conquistare la promozione. Ecco cosa manca al Napoli”

All'interno l'intervista all'addetto stampa dell'U.s. Savoia 1908

Il calcio italiano si ferma per gli impegni delle varie nazionali, ma non si fermano le altre categorie, perché c’è voglia di vedere i calciatori del domani impegnati per dare il meglio di loro stessi. In Campania c’è l’U.s. Savoia 1908 che vuole tornare nel calcio che conta ed ha costruito una squadra per scalare le vette della classifica della serie D girone I. Ilnapolionline.com ha intervistato il suo addetto stampa Francesca Flavio, sul momento della squadra e sul Napoli di Ancelotti.

Ti vorrei chiedere sulle prime sensazioni da addetto stampa del Savoia calcio? “Sono contenta di questa nuova esperienza, il Savoia è un club ambizioso, basta leggere il mercato fatto in estate dal nostro d.s. Marco Mignano, e vuole ottenere il massimo da questa stagione. Siamo in un girone dove affronteremo squadre calabresi, siciliane e anche alcune campane come ad esempio il Nola, molto competitivo però la squadra darà tutto per raggiungere l’obiettivo che si è prestabilito durante il ritiro estivo”.

Di solito quanti spettatori del Savoia seguono la squadra in casa e in trasferta? “Allo stadio “Giroud” c’è un buon numero di spettatori che seguono la squadra, intorno ai 1 500 ma ti posso dire che c’è un bel clima sugli spalti, prima, durante e dopo la gara. Dopo la partita i tifosi intonano il coro: “Alè bianchi alè”, questo è un bene per i calciatori che vanno sotto la curva per ringraziarli. In trasferta? Ad esempio sono sorpresa in positivo, di solito in casa i tifosi ospiti sono intorno ai 50, ma i nostri invece sono 150 di media, questo significa che c’è quell’entusiasmo che contagia squadra e società. Un altro aspetto è che la campagna abbonamenti è andata bene, visto che sono stati staccati intorno alle 200 tessere, quindi un buon risultato”.

Quali le aspettative per le prossime sfide tra campionato e Coppa Italia? “Domenica scorsa è arrivato un successo importante tra le mura amiche contro la Roccella per 2-1 con le reti di Scalzone e Cerone. Adesso in Coppa Italia domani sfideremo la Fidelis Andria, mentre domenica partita in trasferta in Sicilia contro il Licata, sfida non semplice però la squadra cercherà conferme per restare nei primi posti nel girone D”.

Come tu ben sai il nostro sito “ilnapolionline.com” segue con molta attenzione il settore giovanile e il calcio femminile. Il Savoia calcio segue con molta attenzione questi due movimenti? “Sì ovviamente avendo lavorato per il vostro sito, so quanto ci tenete in modo particolare a queste tematiche. Sul settore giovanile la società ci crede molto, le categorie sono tante e si vuole crescere con il tempo per dare lustro ai giovani del domani. Recentemente c’è stato il successo ad Agropoli dei Juniores nazionali per 0-2.  Sul calcio femminile, il club ancora non si è mosso con decisione, però essendo un movimento in espansione si cercherà di dare un’accelerata in maniera definitiva”.

In questi anni le squadre campane si stanno ben comportando nelle varie categorie, con l’auspicio che il Savoia si faccia onore. E’ sempre più Campania felix? “Certamente c’è stata una crescita incredibile del movimento calcistico in Campania, aspetto importante per la disciplina in senso generale. Mi auguro che l’anno prossimo in serie A oltre al Napoli, società che lotta per il vertice da molti anni, ci possa essere un’altra compagine campana per disputare un bel derby e dare lustro alla Regione in campo calcistico”.

Domanda tattica sul momento del Napoli. Secondo te questo momento della squadra di Ancelotti è dettato da un problema tattico, oppure è mentale? “Se si analizza la rosa del Napoli, è chiaro che i calciatori sono di valore e alcuni molto forti. Ad esempio considero Manolas un top-player della difesa, bravo negli anticipi e molto grintoso al tempo stesso. Credo che a centrocampo manchi il classico regista che possa dettare i tempi di gioco. Tutti gli elementi della linea mediana hanno qualità ma hanno più o meno le stesse caratteristiche. In attacco non c’è una gerarchia ben definita, anche se Mertens è davvero immortale nel ruolo di punta, ad un passo dal record di Maradona. Lozano? Ci vuole tempo per potersi ambientare nel nostro calcio. Se posso dire la mia sul messicano, io non lo avrei acquistato, non per il valore del ragazzo, ma perché in quel ruolo il Napoli era già coperto, però ora bisognerà trovare il modo per renderlo utile agli schemi azzurri e in questo Ancelotti saprà come fare”.

Cosa ne pensi infine di Luperto e Di Lorenzo, le due note positive della sfida contro il Torino e di inizio stagione? “Il difensore classe ’96 Luperto da molti anni che lo abbiamo seguito quando giocava nel Napoli Primavera e già allora si vedeva che aveva qualità nel reparto arretrato. Contro il Torino ha disputato una buona partita ed ha confermato quanto di buono si era visto in passato. Di Lorenzo? Devo essere sincera, non mi aspettavo questo suo inizio con la maglia azzurra. Ha ottime qualità sia in fase attiva che passiva, anche se come terzino destro ho una predilezione per Malcuit, ma comunque sono contento che l’ex Empoli stia facendo bene e che la convocazione in nazionale sia il giusto premio”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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