IL Cds titola “GRAZIE SOSTA” in prima pagina. La luce, dov’é? Perché in quel buio, come si fosse dentro a un tunnel con il corpo e con la mente, non s’intravede una speranza: eppure sono passati diciannove giorni da Napoli-Liverpool, eppure è scesa (di nuovo) la notte: come con il Cagliari, come a un certo punto con il Brescia, come a Genk. E come a Torino, dove ciò che resta del Napoli è un interrogativo enorme come lo stadio: ma cosa è successo di così catastrofico? Non è servito andare a scavare nei propri ricordi, tirando fuori il tridente dalla memoria, e non è servito, non può servire in certi casi, il possesso palla (61%), nè ciò che le statistiche dicono: sedici tiri, ma tre nello specchio, perchè Torino e Napoli è uno 0-0 che sa di niente, non ha alcuna speranza per passare alla storia, ma può entrare di diritto tra una delle partite più brutte della stagione: per un tempo, gli errori grammaticali si sono accavallati e le perplessità hanno avvolto gli uni e gli altri, con un abbattimento dei valori tecnici mescolati a un’apatia diffusa. Il calcio è rimasto ai margini persino dalle intenzioni e gli schemi, le argomentazioni, le contromisure sono restate annientate da quell’impatto impalpabile, inesistente, del Toro e anche del Napoli, entrambe con pochissime idee e peraltro molto confuse. Fonte: CdS