Dries Mertens ha parlato ai canali ufficiali della Lega Calcio: «Io ormai mi sento napoletano: sono arrivato qua nel 2013, ho tanti amici, ho conosciuto persone che quando finirà porterò via con me. Mi chiamano Ciro, e me lo cantano allo stadio, e questo mi fa bene e dopo un gol è ancora più bello. Napoli sa che dò tutto, sia in campo che fuori, che provo a vivere proprio come fanno loro, perché è bello vivere qui e viverci secondo le loro abitudini. A me piace stare qua, ormai parlo anche la lingua, è tutto perfetto». E tutto Mertens, nella sua palpabile sincerità, è sceso nella profondità dei suoi sette anni partenopei – attraverso i canali ufficiali della Lega di serie A – e si è svelato: lo scugnizzo che t’aspetti lo rivedi tra la folla, sull’uscio di casa, nel condominio in cui accadono cose che voi umani: «Al piano sopra al mio, abita una signora, avrà una settantina di anni, forse settantacinque, non lo so e dopo ogni partita, la mattina, viene a salutarmi e a commentare: hai giocato bene, eh… Oppure anche, se ho giocato male, a darmi uno schiaffetto e dicendomi che avrei potuto far meglio». Fonte: CdS