Ha diretto come un veterano. Eppure era alla seconda gara in una fase a gruppi della Champions. Ha fischiato solo 20 falli totali (nel primo tempo appena 7), come riporta il Corriere dello Sport, tenendo la partita come nessun arbitro di vertice avrebbe saputo fare meglio nonostante una soglia del fallo altissima. Ha visto (o intuito) tutto alla perfezione, tanto che il VAR (il tedesco Dingert) ha solo confermato ciò che lui aveva già deciso in campo. Applausi per il rumeno della Transilvania (sì, la terra resa celebre dal romanzo il Conte Dracula) Istvan Kovacs da Carei, 35 anni, arrivato in Fifa giovanissimo (ne aveva 26).
NIENTE RIGORE
Due episodi in area del Napoli, protagonisti sempre Ito da una parte e Koulibaly dall’altra: nel primo caso ha respinto col fianco sinistro (e braccia dietro la schiena), nel secondo con la coscia sinistra (e pallone sulla pancia).
DISCIPLINARE
Perfetto anche l’aspetto disciplinare: è corretto il giallo per aver fermato una promettente fase d’attacco (gli esterofili la chiamano SPA, Stopping a Promising Attack) di Fabian Ruiz su Ito.